Mi riferisco a un giovane ventenne, Michele Spotti, cesanese doc, violinista alla Scala, pianista e Direttore d’orchestra (a vent’anni!). Ha già diretto parecchi concerti, in Italia e all’estero’, il penultimo dei quali è stato un mese fa, al Teatro Mancinelli di Orvieto, dove ha diretto ‘Le nozze di Figaro’, di Wolfang Amedeus Mozart, per contodell’Orchestra dell’Accademia di Siena.
La sera del 31 ottobre 2013, al Conservatorio Musicale ‘G. Verdi’ di Milano, Michele ha diretto un Concerto di Musica Moderna di compositori del Novecento americano, europeo e italiano, con 26 orchestrali, tutti giovani!
Era la festa di halloween e in giro per la città c’erano dei gruppetti di ragazzi e adolescenti tattuati e mascherati, intenti a celebrare la festa delle zucche.
Invece, nella sala Puccini del Conservatorio di Milano, erano schierati sul palco 26 giovani, ciascuno con un strumento proprio, senza maschere, tutti belli, puliti e sorridenti, diretti da Michele in un concerto difficilissimo e per questo applauditissimo dagli spettatori che affollavano la platea.
C’erano anche parecchi Cesanesi, venuti a Milano, con le macchine o con il treno.
Il concerto aveva richiesto ai giovani musicisti due mesi di preparazione e di sacrifici. Nessuna serata liberta, nessun weekend disponibile, niente pizza con gli amici, solo studio degli spartiti e prove all’infinito!
Hanno molto da imparare tutti i nostri ragazzi e giovani! Se vogliono raggiungere delle mete, devono sacrificarsi e rinunciare a tante cose, finchè non arriva la ricompensa dei sacrifici fatti. In cima all’Everest o al Cervino non si arriva in carrozza!
Gentilmente i familiari di Michele avevano invitato anche me al concerto di Milano e così ho potuto godermi uno spettacolo d’eccezione, che mi ha fatto sognare per tutto il tempo. Questo è il merito della musica moderna, quello di far leggere dietro lo spartito e le note eseguite, paesaggi fantastici, irraggiungibili con la ragione e il sentimento, ma raggiungibili solo con la fantasia.
Michele è stato molto elogiato e applaudito anche dai maestri del Conservatorio, soprattutto dal maestro Bruno Bonifacio, animatore del concerto, perché vedono in lui una grande promessa.
Fin da piccolo Michele mostrava una intelligenza e una memoria non comuni, da enfant prodige, e soprattutto una passione innata per la musica, favorita dai familiari e incoraggiata dalla Civica Accademia Musicale di Cesano Maderno, alla quale va il merito di aver introdotto Michele nel mondo fantastico della musica.
Michele non sa ancora di essere un grande talento e conserva la sua semplicità e modestia, tipica dei grandi e veri personaggi, e ci auguriamo che si conservi sempre così!
Michele si sta rivelando un vero tesoretto per Cesano, di cui la città potrà vantarsi in futuro.
Quando, al temine dei vari brani eseguiti, Michele si volgeva verso la platea per ricevere i meritati applausi, si vedeva brillare all’occhiello della impeccabile divisa nera, fatta preparare dalla mamma per l’occasione, un piccolo ‘gabbiano d’oro’, che ho avuto il piacere e l’onore di offrirgli come segno di stima e di affetto, e come auspicio per il suo futuro; di volare sempre più alto e lontano!


