INAUGURAZIONE DELLA NUOVA PISTA DI LINATE |
Ricordo che durante i lavori, ogni giorno ‘volavo’ con la mia Golf, zizagando sulla pista tutta mia, per andare ad incontrare i lavoratori e per seguire un po' i lavori la cui complessità non avrei mai immaginato.
E’ stata una esperienza interessantissima! Terminati i lavori, mi sarebbe piaciuto tanto celebrare una santa Messa di ringraziamento sulla nuova pista con tutto il personale delle Ditte interessate ai lavori, ma purtroppo non eravamo riusciti ad accordarci sull’ora della celebrazione (era una domenica) per cui ho dovuto ripiegare su una Messa celebrata nella cappella. Il giorno dopo però mi sono recato sulla pista e poi sono salito sulla torre di controllo per benedire dall’alto la nuova pista e tutto l’aeroporto.
Vorrei intanto complimentarmi con i dirigenti di Linate per l’intelligente uso dei Socials per la riapertura dell’aeroporto, indicando tutti i servizi, ma non ho trovato nessun accenno alla Cappella e all’importante servizio religioso che rende agli operatori e ai passeggeri.
Bisognerà rimediare!
Intanto nei prossimi giorni verrò in incognito a rivedere il ‘mio’ aeroporto e avrò certamente modo di apprezzare ancora di più le novità di quella che è stata la mia seconda casa per 25 anni!
Don Giovanni
|
AGLI ANZIANI DI CESANO MADERNO NOVITA’, SALUTI E E AUGURI PER IL NUOVO ANNO SOCIALE |
Don Giovanni Cesano Maderno 13 Ottobre 2017 (NB. L’articolo viene pubblicato contemporaneamente in Facebook!) |
IMPEGNI SACERDOTALI ATTUALI di don Giovanni Tremolada nella Parrocchia di S.Stefano |
- La prima cosa è sinceramente la Preghiera di intercessione, alla quale cerco di dare il primo posto nella giornata (dalla Santa Messa a…. Compieta!). Come già sa, ho la fortuna e la grazia di avere come co-inquilino Gesù Eucaristia! - In questa cornice principale cerco di inserire qualcosa d’altro come: - La preparazione scritta della predica domenicale (150 copie che vengono distribuite in chiesa, a mie spese, fin dal giovedì antecedente la domenica. - Il contatto con una ottantina di ammalati e anziani, (che visito trimestralmente per i Sacramenti e raggiungo telefonicamente quasi ogni mese per i saluti). - Visite settimanali alla Casa di riposo mos. Meani, passando camera per camera, di solito al venerdì pomeriggio. - 10 ore settimanali di confessioni (tra domenica e giorni feriali) in Santo Stefano. - Contatti sistematici con l’Associazione cittadina degli Anziani di cui sono Il Cappellano (L’Associazione conta 1.400 Iscritti, nei 5 Centri cittadini: Cesano Centro, Binzago, Molinello, San Bernardo e SNIA). - Contatti quotidiani con i Mass Media, soprattutto con Facebook, Twitter, WhatsApp, ecc. rispondendo a quelli che mi interpellano a vario titolo - Tenere aggiornato il mio SITO INTERNET personale (www.dongiovannitremolada.it) con 6 Rubriche.
- Purtroppo devo seguire un po' anche le faccende di casa e l’’Eremo’ (il balcone giardino, che in questo tempo è un angolo di paradiso! ) - Desidererei tanto poter celebrare la santa Messa quotidiana in chiesa con gente, ma la voce ancora non me lo permette! Pertanto, in settimana celebro privatamente in casa, mentre alla domenica e nelle feste, con-celebro in chiesa, di solito alle ore 10.
N.B. Desidero ricordarle che il mio servizio pastorale in Santo Stefano è completamente gratuito: solo per la gloria di Dio e per riconoscenza alla mia gente che mi ha sempre voluto bene e che continua a volermene! Suo aff.mo in Cristo don Giovanni Tremolada Cesano Maderno 25 Settembre 2017 |
MIEI CARI BARIANESI BUON 50° COMPLEANNO DELLA PARROCCHIA S. GIUSEPPE LAVORATORE |
Sono rimasto a Bariana 10 anni, dal 1966 al 1976, il tempo sufficiente per familiarizzare con i fedeli e per preparare con loro alcune strutture ricreative e pastorali che hanno interessato anche le comunità circostanti. Attualmente la parrocchia di Bariana fa parte della Comunità pastorale Santa Croce di Garbagnate Milanese, che comprende 4 parrocchie. In occasione del 50° di vita della parrocchia di Bariana sono lieto di salutare tutti i sacerdoti e i fedeli che la compongono e la animano, assicurando loro la mia perenne gratitudine e il mio indelebile ricordo e affetto.
Don Giovanni Tremolada
|
RIFLESSIONE PROPOSTA DA DON GIOVANNI TREMOLADA AI GRUPPI TELEMATICI DI CESANO MADERNO DURANTE LA SANTA MESSA PRENATALIZIA CELEBRATA PRESSO IL RISTORANTE ‘IL FAUNO’ DI PALAZZO BORROMEO LUNEDI 21 DICEMBRE 2015 |
||||||||||||||||||
SALUTI
Un saluto particolare al ‘Coro Famiglia Sala’, formato dai due genitori e da 5 figli, che accompagneranno questa Messa prenatalizia riscaldandoci la mente e il cuore e aiutandoci a pregare.
UN PO’ DI STORIA DI INTERNET Internet nasce negli anni ’60 del secolo scorso negli Stati Uniti come strumento di difesa e di comunicazione scientifica. Negli anni ’90 diventa una rete di comunicazione mondiale, che attualmente collega centinaia di milioni di Computer. Internet offre molti servizi. Tra i quali il WWW (World=mondo: Wide=ampio Web=contenitore, rete), che significa la Rete di comunicazione più ampia del mondo, i cui utenti sono attualmente circa 3 miliardi. Il ricercatore svizzero che ha scoperto nel 1991 il WWW è Tim Berners Lee, del quale si è parlato molto nei giorni scorsi. Per collegarsi ad Internet occorre semplicemente un Modem e eventualmente una ADSL per velocizzare la comunicazione. Internet oggi è sinonimo di globalizazione. Possedere un Sito in Internet significa possedere una vetrina sul mondo, farsi conoscere dappertutto. (Anch’io possiedo un Sito in Internet (da anni- anche quando ero cappellano dell’aeroporto di Linate). Per trovare il Sito basta cercare in Internet: ‘don giovani tremolada.it’). In questo grande contenitore che è Internet sono sorte nel tempo alcune strutture specifiche di comunicazione che sono Google, YouTube, FB, Twitter, WhattsApp, Instagram, ecc.
I GRUPPI DI CESANO Cammin facendo, fra gli utenti di Facebook, si sono formati dei Gruppi, i quali condividendo una idea o una iniziativa, si propongono di diffonderla, o in un raggio ristretto di amici, o addirittura di renderla pubblica per tutti gli utenti. Anche la Città di Cesano Maderno è animata da alcuni di questi Gruppi, sorti spontaneamente nel corso di questi anni. Attualmente se ne conoscono 7 che raggruppano più di 9 mila persone. (Potremmo dire che è una Parrocchia telematica). Non sempre e non tutte queste persone appaiono quotidianamente sullo schermo di FB, ma tutte sono potenzialmente fruitrici, sia per l’inserimento personale dei Post, sia per la conoscenza dei Post inseriti da altri. I Gruppi noti fin’ora a Cesano, amici di FB sono:
Ogni Gruppo è guidato da alcuni ‘Amministratori’ che provvedono all’organizzazione del Gruppo e ne dettano le norme di partecipazione. I vari Gruppi hanno lo scopo di favorire le reciproche conoscenze fra gli associati e informare circa le iniziative promosse dal Gruppo, che possono essere di tipo culturale, sportivo, caritativo e religioso. Lo scopo ultimo dei Gruppi è quello di formare una mentalità di rispetto delle persone e delle cose comuni, e invitare alla collaborazione a beneficio della Comunità. Spesso i vari Post di Facebook, fanno anche da ‘coscienza critica’ di ciò che avviene nella Comunità locale e per questo interpellano anche gli Amministratori civici del Comune di Cesano, che abbiamo invitato, ma che non vediamo presenti. UTENTI ED ESTIMATORI DI FACEBOOK
Tre anni fa, il 12 settembre 2012 l’emerito Papa Benedetto XVI apriva un account specifico su Twitter : @Pontifex. Un Tweet è un messaggio composto da 144 lettere dell’alfabeto che può avere un contenuto migliore di un lungo discorso. Papa Francesco usa quotidianamente Twitter per far giungere il suo ‘cinguettio’, il suo messaggio, fino ai confini del mondo, superando i 25 milioni di Follower. I suoi tweet sono pubblicati in 9 lingue: dall’arabo al latino, dall’italiano all’inglese raggiungendo potenzialmente tutti gli abitanti della rete. Recentemente è uscito anche un libro scritto da un gesuita, P. Spadaro direttore della Rivista Civiltà Cattolica, intitolato significativamente: ‘Quando la fede si fa social’. Tanto basta per indicare l’attenzione e la stima che la Chiesa nutre verso questi mezzi tecnologici di comunicazione moderna.
Tra i vari membri dei Gruppi telematici di Cesano e fra gli utenti abituali dei Social Network, soprattutto di Facebook, ci sono anch’io, sacerdote, don Giovanni Tremolada, e partecipo alle attività di ciascun Gruppo, senza però essere membro esclusivo di nessuno, come mi pare debba essere la funzione di un sacerdote in questi Gruppi. Il sacerdote deve essere al servizio di tutti, naturalmente nelle cose che gli competono. In questa occasione desidero offrire tutta la mia disponibilità per essere di aiuto in qualche modo ai singoli Gruppi, e nel contempo ringrazio per la buona accoglienza accordatami dai vari Gruppi negli ultimi due anni, e intendo mostrare tutta la stima, affetto e collaborazione a ogni singolo utente.
MOTIVAZIONI DELL’INCONTRO
Le motivazioni sono diverse: - anzitutto desideravo segnalare alla comunità l’esistenza e l’importanza di questi Gruppi, dato che i più, anche tra gli utenti di uno Smart Phone o di un Iphone non li conoscono. - desideravo poi favorire la conoscenza e la collaborazione fra i diversi Gruppi. A volte nei singoli Gruppi possono sorgere dei personalismi e degli antagonismi, che con una conoscenza reciproca più approfondita potrebbero essere evitati. La cosa non deve meravigliare e tanto meno scandalizzare perché lo schermo di FB rappresenta uno spaccato della vita del mondo, in cui c’è il bene e il male, il buon grano e la zizzania, che devono crescere insieme. Dobbiamo abituarci a convivere in questo mondo, anche se è un mondo strano e malato, Io sono però personalmente convinto che l’uso di questi Social tecnologici, in particolare di FB, fa più più bene che male. Naturalmente è uno strumento che va usato con intelligenza, con discernimento e con prudenza, cosa che deve riguardare soprattutto gli educatori, dai genitori, agli insegnanti e a tutti coloro che sono a contatto con la gioventù.
IL LUOGO DELLA CELEBRAZIONE
Del resto Gesù predicava anche nelle Sinagoghe al sabato, ma ogni giorno predicava sul lago di Genezaret, sulla montagna, per le strade, ovunque trovava gente da istruire e da guarire fisicamente e spiritualmente. Così deve fare la Chiesa. L’8 dicembre scorso è iniziato l’Anno Santo, il Giubileo della Misericordia, il primo Giubileo nell’era dei Social. Quale contributo possono dare i Social Network alla buona riuscita del Giubileo? Un contributo importantissimo! Non tanto considerandoli come strumenti per diffondere direttamente il messaggio della misericordia, ma considerandoli come una casa, un ambiente di vita, in cui condividere le varie esperienze di misericordia attivate in tutto il mondo.
RIFLESSIONE SUL NATALE
Il termine inglese ‘Facebook’ è formato da due parole: face (faccia) e book (libro). Sapete chi ha usato per primo Facebook? Non gli universitari di Harvard nel 2004, ma Dio stesso, il quale, ‘nella pienezza dei tempi’, ha deciso di manifestarsi agli uomini mostrando il suo Volto, la sua faccia (face) attraverso un libro (book) che è il Vangelo. Dio infinito, eterno, onnipotente, onnisciente, si è manifestato nel volto (face) di un Bambino, di Gesù Bambino, nel primo Natale di 2015 anni fa, in Palestina, in una grotta di Betlemme e la storia di questo Bambino è racchiusa in un libro (book) che è il vangelo.
+ Gesù è venuto sulla terra per manifestarci il vero Volto di Dio, cioè la sua essenza, la sua natura, la sua vita trinitaria, che possiamo conoscere e contemplare solo attraverso il Volto di Gesù, cioè attraverso la sua umanità.
Stiamo celebrando il Giubileo voluto tenacemente da Papa Francesco come ‘Anno della misericordia’ di Dio verso gli uomini e degli uomini tra di loro. Sarà un Anno di grazia da non sciupare, ma da utilizzare al meglio, non solo mettendo in pratica le Opere di misericordia corporali e spirituali (le ricordate ancora dal Catechismo?), ma accostandosi soprattutto al Sacramento della misericordia per eccellenza che è la Confessione.
Fin quando però saremo sulla terra, potremo conoscere il Volto di Gesù (face) solo indirettamente, attraverso il Vangelo (book, il libro per eccellenza), mentre dopo la morte conosceremo Gesù, non più attraverso un libro, il vangelo, ma Lo vedremo direttamente ‘Faccia a faccia’, ‘così come Egli è’, dice San Paolo (face to face). In questa visione di Dio consisterà la nostra felicità eterna, il nostro paradiso. In paradiso non sarà più necessario Facebook, Twitter, WhatsApp, You Tube, per comunicare con Dio, perché lo vedremo e lo possederemo.
+ Ritornando al prossimo Natale, ci accorgiamo che il dono più grande che possiamo chiedere a Gesù non è quello delle cose materiali, ma quello di conoscere sempre meglio nella fede il suo Volto, la sua umanità, la sua divinità, la sua misericordia, il suo amore per gli uomini.. Un grande cardinale, milanese di origine e bolognese di adozione, perché è stato arcivescovo di Bologna per molti anni, recentemente scomparso, diceva che ‘molti cristiani a Natale fanno festa senza sapere chi è il festeggiato’, danno più valore alla cornice che al quadro, all’apparenza che alla realtà. Parlano di regali, di pranzi, di cene, di settimane bianche o di soggiorni marini, ma non sanno perché e come si deve festeggiare, dando il primo posto all’anima e non al corpo.
+ Gesù venendo sulla terra ha mostrato il Suo Volto umano. E’ un richiamo e un dovere anche per noi riconoscerlo in ogni uomo e donna, soprattutto se poveri e sofferenti. Il Natale di quest’anno è connotato da tanti fatti dolorosi che hanno turbato il mondo intero. Non possiamo non ricordare le vittime di tante atrocità e il dolore di tante famiglie. Il Natale ridoni a loro la rassegnazione e la serenità e susciti in ciascuno di noi il desiderio e la volontà di pace.
CONCLUSIONE Per concludere. Riferendoci al Social Network WHATSAPP potremmo chiederci: e adesso: at now whatsapp? Che cosa facciamo? Che cosa succede? Succede che continuiamo la Messa, continuiamo la nostra preghiera con la fiducia e la speranza che tutti questi mezzi telematici e tecnologici servano per far crescere nel mondo la fratellanza, la solidarietà e la pace.
Don Giovanni Tremolada |
MIEI CARI BARIANESI, GRAZIE DAGLI AMICI DEL BURUNDI
I più anziani fra di voi ricorderanno che negli anni 1966-1976 la parrocchia di Bariana era gemellata con una Missione povera del Burundi, dove, con il contributo generoso dei Barianesi, era stata costruita una piccola chiesa, una piccola, scuola e una casetta per il missionario.
Nel 1974 ero stato invitato ad inaugurare la chiesetta, cosa che feci con grande trasporto e soddisfazione, ricevendo tutti gli onori che sarebbero spettati a voi, veri protagonisti del gemellaggio.
Allora avevo portato ai ragazzi e agli adulti della Missione, parecchi doni consegnatitmi dai Barianesi. Avevo poi lasciato anche come ricordo personale della visita il Calice della mia prima santa Messa, regalo dei miei genitori.
Dopo la mia partenza da Bariana nel 1976, era sceso il silenzio sul gemellaggio del Burundi, finchè nel giugno 2014, provvidenzialmente, ho ripreso i contatti con la Missione africana e ho saputo che la chiesetta costruita 40 anni fa, era stata demolita perché i cristiani del Villaggio di Rwiri da 500, sono diventati oggi 7000 (!) e quindi la chiesetta era insufficiente per la comunità.
Venni a sapere inoltre che la gente del posto, con grandi sacrifici, aveva iniziato la costruzione della nuova chiesa, preparando con le loro mani i mattoni, andando a prendere la sabbia con i secchi al fiume, ecc. ma aveva subito dovuto desistere per la mancanza di fondi.
Poiché io ho sempre avuto l’idea di lasciare sulla terra un segno di riconoscenza al Signore per il dono inestimabile del Sacerdozio, ho capito che il Signore mi richiamava là a completare l’opera della chiesa.
Mandai subito un Bonifico! I lavori sono ripresi immediatamente e nella notte di Natale 2014, veniva celebrata la prima santa Messa nella nuova chiesa. Ha la capienza di una cattedrale e misura m. 38x18, e può contenere 2500 persone sedute.
Ora il Parroco, P. Giorgio Ndagiijmana, Suor Vivina e i parrocchiani di Rwiri mi hanno invitato nuovamente ad inaugurare la nuova chiesa, e non è improbabile, salute permettendo, che accetti l’invito. Desidererei tanto celebrare una santa Messa nella nuova chiesa. Però questa volta non andrò da solo, ma con una rappresentante di Bariana.
Naturalmente, se dovessimo andare, consegneremo anche la vostra offerta, come segno della vostra partecipazione all’iniziativa.
Nei prossimi mesi vi terrò informati sugli sviluppi della situazione. Il mese di luglio è un po’ turbato perché nel Burundi vi sono le Elezioni politiche.
Per ora non mi resta che ringraziarvi, complimentandomi per l’apertura missionaria della parrocchia e per la vostra generosità, assicurandovi che… non vi ho mai dimenticati e mai vi dimenticherò!.
Vostro don Giovanni.. |
SULLE ALPI FRANCESI UN CIMITERO ALPINOAI FAMILIARI DELLE VITTIME DELLA SCIAGURA AEREA |
A distanza di una settimana dalla enorme sciagura aerea avvenuta il 24 marzo 2015 sulle Alpi francesi, dove hanno perso la vita 150 persone, tedeschi, francesi, spagnoli e di altre nazionalità, mentre le cronache dei Media vanno sempre più diradandosi, io vorrei indirizzare questa lettera ai familiari, ai parenti e agli amici delle Vittime, per esprimere loro il mio sincero cordoglio personale e per assicurare alle Vittime la mia costante preghiera.
Quante cose potrei e vorrei dire per averle sperimentate in quell’occasione! Mi rivedo tra i soccorritori, insieme alle Forze dell’Ordine e ai molti Volontari, in cerca dei Resti delle Vittime per poterle riconoscere, benedire e dare loro una degna sepoltura. Vi assicuro che la ricognizione delle salme produce uno strazio tale nei familiari che rimarrà indimenticabile per sempre.
Per questo vorrei dare un fraterno consiglio ai familiari. Lasciate che i Resti dei vostri Cari rimangano lassù tra le cime innevate, unite come in una famiglia, vicino al Paradiso. Quella zona di montagna potrebbe diventare un Cimitero alpino, un Sacrario, da potere sempre raggiungere con il pensiero, con lo sguardo, con l’affetto e con la preghiera. La montagna è il luogo per eccellenza dell’incontro con Dio, come per Mosè sul Monte Sinai.
Siate certi che i vostri Cari sono tutti in Paradiso! A certificarlo è il sacrificio innocente delle loro vite, che è simile a quello di Gesù sul Golgota, che ha meritato la salvezza dell’umanità. E’ la certezza che ci accompagna in questa Settimana Santa, che è una Settimana di Passione, ma anche di Resurrezione.
In questi giorni mi tornano insistentemente alla mente e nel cuore le parole e la musica struggente di un canto popolare di montagna, intitolato ‘Signore delle cime’, composto da Bepi De Marzi cinquantanni fa per un amico vittima della montagna e che io trascriverò al plurale. Signore delle Cime Santa Maria Signora delle nevi,
|
RICORDO DI MONS. EMILIO MEANI NEL 15° ANNINERSARIO DELLA MORTE![]() Ma non sono state queste le opere principali di don Emilio. La sua cura e preoccupazione maggiore è sempre stata per la vita spirituale della comunità, attraverso le solenni liturgie, l’accurata e abbondante predicazione, la comodità delle confessioni (nelle feste c’erano fino a 13 confessori a disposizione per diversi giorni), la cura degli ammalati, l’interesse per la gioventù, le molte Associazioni laiche. In quegli anni sono fiorite ben 11 vocazioni sacerdotali, oltre a molte vocazioni religiose maschili e femminili. Si potrebbe dire che erano altri tempi, ed è vero, ma restano sempre una meta alla quale tendere anche oggi. Papa Francesco ripete spesso che ‘senza la memoria del passato, non c’è futuro’. Personalmente sento doveroso questo ricordo perché don Emilio, è sempre stato per me un padre, un maestro e un amico, da quando ero seminarista fino agli anni del mio ministero sacerdotale. Nel ricordo vorrei includere anche i sacerdoti di quel tempo: don Carlo Andreoni, don Carlo Mariani e don Pasquale Ripamonti, oltre alla sorella di don Emilio, sig.na Lina, che ha consumato la vita al servizio del fratello e della parrocchia di Santo Stefano.. Alla stima, alla riconoscenza e all’affetto mio e della comunità, uniamo la nostra preghiera, per ricambiare quella che lui fa dal paradiso per noi, come ci ha assicurato nel suo Testamento spirituale. Don Giovanni |
CARI AMICI, BUONA QUARESIMA E SANTA PASQUA
Carissimi: vi scrivo all’inizio della Quaresima e della Santa Pasqua. Tra le tante cose che vorrei dirvi, ne scelgo una soltanto, che ritengo la più importante.
La fede non serve solo per aiutarci a superare le difficoltà in questa vita, ma per darci la certezza che, dopo questa vita, ce n’è un’altra, molto più importante e più bella, che è la vita con Gesù risorto e che sarà una vita eterna.
Un giorno ci ritroveremo tutti in paradiso con Gesù risorto, con la Madonna, con San Giuseppe, con tutti i Santi, con i nostri Cari defunti , con i nostri Amici che abbiamo conosciuto su questa terra, e vivremo con loro felici per sempre.
Purtroppo, l’ultima statistica che ho letto in una Rivista diceva che anche fra i cristiani che frequentano la Messa domenicale, sono solo il 15% quelli che credono nella resurrezione del corpo e nella vita eterna. Ciò significa che molti pensano di essere cristiani, ma in realtà non lo sono, anche se vanno a Messa, dicono il Rosario e fanno opere di bene, perché tutte queste cose servirebbero ben poco, se dopo la morte, ci fosse solo il vuoto e il nulla.
Quindi la Pasqua è importantissima per un cristiano! La Pasqua non riguarda solo l’al di là, ma noi possiamo già viverla su questa terra, principalmente attraverso due Sacramenti: l’Eucaristia e la Confessione. La Messa domenicale in particolare si identifica con la Pasqua settimanale, e la Confessione è il sacramento che ci rende partecipi della morte al peccato e alla resurrezione di Gesù, cioè della Sua Pasqua.
Per concludere: vorrei invitarvi caldamente alla frequenza alla Messa domenicale, e non solo nel giorno di Pasqua, ma tutte le domeniche, e così invitarvi a confessarvi non solo una volta all’anno, a Pasqua, ma più spesso, in tutte le ricorrenze liturgiche dell’anno.
Da ultimo: desidero salutare tutti, con un arrivederci presto, e con un cordiale augurio di BUONA QUARESIMA e di SANTA PASQUA.
Don Giovanni.
|
LETTERA APERTA AGLI AMICI DI ‘SEI DI CESANO M. SE…’NEL 1° COMPLEANNO DEL GRUPPO (7 Febbraio 2015 )
* Grazie per la vostra amicizia
Era felice solo di incontrarle. Per cui sono qui a dirvi sinceramente ‘grazie’ per avermi accolto tra i vostri amici e come membro del Gruppo ‘Sei di Cesano M. se…’. Non sono io che onoro il Gruppo, ma siete voi che mi onorate della vostra conoscenza e amicizia.
A dire il vero c’è un altro motivo che mi rallegra: il fatto che siete un gruppo giovane e di giovani, singoli o coppie. Questo fatto mi attrae molto, sull’esempio del grande Papa San Giovanni Paolo II, il quale diceva che a stare con i giovani si diventa giovani. Pertanto, è una mia particolarità: non appena vedo comparire in FB o nel ‘Cittadino’ un gruppo composto da giovani (sia un gruppo corale, o culturale, o sportivo…) vado subito a bussare discretamente, magari con un messaggino, per avere notizie, per essere accolto, se non come amico, almeno come estimatore.
* Grande rispetto per il Gruppo
Desidero fugare un pensiero che, può essere, faccia capolino in qualcuno. Se un prete si avvicina al Gruppo, presto diventeremo un Gruppo ecclesiale, come Comunione e Liberazione, come l’Azione Cattolica, o….quant’altro! Lungi da me questi pensiero, e da voi questa preoccupazione. Il vostro, il ‘nostro’ Gruppo è un gruppo assolutamente autonomo, di ispirazione laica e libera, del quale fa parte anche un prete. Nei tempi e nei modi opportuni potrò se mai dire la mia, sempre con grande rispetto sulla vita e sulle attività del Gruppo, come ogni altro membro.
Nei giorni scorsi qualcuno ha scritto in FB: ‘DON GIOVANNI UNO DI NOI’’ E’ il più bel complimento che mi potevate fare. Desidero proprio essere uno di voi, sia come prete che come cesanese. San Paolo nella Lettera agli Ebrei definisce il prete ‘Un uomo scelto dal popolo e a disposizione del popolo’. Così voglio essere anche io!
Per me è una grande gioia quando sono in strada, o al supermercato, o in un negozio, sentirmi chiamare: ‘Ciao don Giovanni, come stai?’, saluto che anch’io ricambio sempre quando incontro una persona, anche se non la conosco. Io saluto tutti!
Quando qualcuno ha saputo che mi sono avvicinato al Gruppo si è amabilmente preoccupato per qualche parola grossa o per qualche foto un po’ osè che può apparire in FB. In questo senso state tranquilli che sono ben vaccinato. Nella mia lunga vita ho imparato a vedere il bene, che è tanto ed è dappertutto, anche nel nostro Gruppo, mentre il male è sempre relativo, anche se fa più chiasso del bene.
Se qualcuno volesse poi conferire con me personalmente, sappia che la porta di casa è sempre aperta (Corso Libertà, 5, 1° piano – sopra la Banca Intesa), che il numero del Cellulare è pubblico, che in Internet c’è il mio Sito personale (don Giovanni Tremolada. It), che l’I Phone è sempre disponibile e potete mandarmi messaggi via FB, via Twitter, via Watts App, messaggi ai quali risponderò puntualmente.
* Come intendo il Gruppo ‘Sei di Cesano M. se…’
Il Signore non è solo in chiesa, ma ovunque c’è qualcuno che crede in Lui, e nel nostro Gruppo sono ancora tanti, se non tutti, che credono.
La Chiesa conserva i suoi luoghi tradizionali di educazione alla fede: la chiesa, l’oratorio, le associazioni, ma non sono più luoghi esclusivi, la Chiesa di oggi è una Chiesa in uscita’ che si rende presente soprattutto negli ‘ospedali da campo’, per dirla ancora con Papa Francesco.
I giovani di Cesano si trovano oggi anche nei luoghi tradizionali , ma si trovano soprattutto al Bar Caffè di Virginio Villa, nei ristoranti (‘Il Fauno’ compreso!), nei dancings, nei centri di fitness, ecc., ed è là che li dobbiamo raggiungere.
* Che cosa può fare un prete in un Gruppo come il nostro?
E quando proprio non posso fare nulla di tutto questo, mi rimane sempre LA PREGHIERA, della quale potete stare certi, con la quale affido al Signore, alla Madonna e ai Santi i vostri problemi, con la certezza che in un modo o in un altro, verranno risolti. (Ci tengo a dire che non sono solo un semplice ‘cristiano’, ma un ‘Ministro’ di Dio, che ha un diritto di prelazione di essere ascoltato ed esaudito).
* Come vedo io oggi il Gruppo ‘Sei di Cesano se…’.
Anzitutto sono colpito dal numero di persone che compongono il Gruppo! Se ho letto bene in FB. sono quasi 3.500! Quelli però che partecipano alle attività del Gruppo sono relativamente poche, tranne in qualche manifestazione particolare (come l’ultima in piazza Esedra per ‘Baci ed abbracci’…). In FB appaiono quotidianamente i soliti nomi: Simone, Mauro, Emmanuela, Roberta, Gianni… che si limitano a qualche scambio di auguri o a qualche commento a notizie del giorno.
Viene spontanea la domanda: tutti gli altri o le altre dove sono? Secondo me il Gruppo è un po’ come un gruppo di viaggiatori senza una meta precisa da raggiungere. Secondo me manca un punto di riferimento e di vera aggregazione. Sono belle le iniziative spontanee per una cena, per un ballo, per una festa, per gli scambi di auguri, (guai se non ci fossero!), ma non bastano. Secondo me, è necessario che il Gruppo si dia anche una meta, uno scopo principale concreto da raggiungere, che potrà essere di tipo civico, ricreativo, o culturale, o di solidarietà, o altro. Ciò forse favorirebbe maggiormente l’aggregazione e la partecipazione alla vita del Gruppo.
Ho saputo dell’esistenza dell’ADMIN (Administration of Group), formato ‘Terzetto’ (Emanuela Cesana, Roberta Chinello e Claudio Sibilia) che guida un po’ il Gruppo, e lo ringraziamo per l’impegno espresso finora, ma, secondo me, andrebbe rafforzato e sostenuto con un minimo di struttura gerarchica, che non mortifichi la spontaneità del Gruppo, ma la verifichi e la ufficializzi. Non basta che uno si svegli con una idea e la lanci in FB, ma è opportuno che prima venga comunicata, condivisa, e poi lanciata. * La ‘Madunina’compatrona, insieme a San Biagio, del Gruppo
San Biagio potrebbe quindi aiutarci a ridare vita e futuro al nostro Gruppo, che è ancora un neonato (è solo al 1° compleanno!), ma ha voglia di crescere e di svilupparsi per il bene dei suoi membri e della nostra Città.
- Il primo compleanno del Gruppo (3 febbraio 2014-2015) coincide anche con un evento particolare e unico che sarà l’EXPO 2015, che si svolgerà a Milano dal 1 maggio al 31 ottobre prossimo, con l’arrivo in Città o in Italia di 20 milioni di persone provenienti da tutto il mondo. L’evento quindi riguarda l’Italia, l’Europa, il mondo, ma soprattutto Milano, città che ha come simbolo e come patrona la ‘Madunina del Dom’. Questo fatto mi ha suggerito di indicare la Madunina come patrona dell’EXPO 2015, ed anche come Patrona del nostro Gruppo. Per questo vi ho portato come piccolo omaggio una statuina della Madunina, perché diventi il simbolo e il riferimento spirituale anche di tutti gli aderenti al Gruppo.
Concludendo, Porgo a tutti gli Amici di ‘Sei Cesano M. se…’ i miei migliori auguri di tanti altri compleanni del Gruppo, perché la sua appartenenza, aiuti ciascuno di noi a crescere come persone e a rendere sempre più bella e viva la nostra Cesano. |