GRAZIE PER GLI AUGURI DEGLI 85 E BUONE VACANZE A TUTTI |
Carissimi: approfitto di questo spazio per darvi qualche notizia personale. Due soprattutto: 1) La settimana dal 17 al 24 giugno scorso è stata per me una settimana particolare per alcune significative ricorrenze, precisamente: il mio Compleanno (85!) (17 giugno 1934-2019); il mio 61° anniversario di Sacerdozio (21 giugno 1958-2019) e il mio Onomastico (24 giugno-San Giovanni Battista). In quei giorni mi sono arrivati parecchi messaggi augurali facilitati anche dal richiamo dei Social Media! Non essendo possibile rispondere personalmente a ogni ‘augurante’, intendo ringraziare tutti e ciascuno con la preghiera, in particolare con la celebrazione di una santa Messa secondo le intenzioni proprie. Auguro di cuore anche a tutti questi amici effettivi o ideali ogni bene fisico e spirituale, con la benedizione del Signore.
Vi dico allora come stanno attualmente le cose. Il tumore alle corde vocali, dopo il duplice intervento chirurgico del 2016 si è sopito (il lupo dorme!). Rimangono però alcune conseguenze fastidiose con le quali bisogna convivere:voce rauca, gola secca, naso intasato, udito frastornato, vista indebolita…!Cisono dei controlli clinici semestrali da fare presso l’ospedale di Desioe l’ultimo del 20 giugno scorso, ha confermato positivamente la situazione. L’inverno appena trascorso è stato molto faticoso per me perché si erano aggiunti altri disturbi che mi avevano costretto a diminuire la mia attività di sacerdote pensionato. La premurosa cura però di una signora badante ucraina che mi assiste oramai da nove mesi,mi ha permesso di riprendermi benino e soprattutto di riprendere gradualmente la mia attività sacerdotale, per cui ora: concelebro quotidianamente la santa Messa, preparo e pubblico su Facebook le omelie domenicali, confesso 10 ore alla settimana, vado a visitare gli ospiti della Casa di riposo, seguo una cinquantina di ammalati e visito saltuariamente gli Anziani dell’Associazione cittadina di cui sono anche cappellano. Il tempo della giornata che mi rimane lo dedico, oltre che alla preghiera, primo impegno di un sacerdote, un po' alla lettura, al riordino della casa e soprattutto del giardino pensile, pieno di verde e di fiori, da fare invidia a quello del Borromeo!
Una canzone di Orietta Berti diceva: ‘Fin che la barca va, lasciala andare…’! Don Giovanni
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