AI MIEI CARI AEROPORTUALI DI LINATE MAI DIMENTICATI
Immagino la vostra sorpresa nel ricevere questa lettera aerea, diretta a tutti gli aeroportuali di Linate: operativi, pensionati e passeggeri, che ho avuto modo di conoscere! Forse pensavate che il vostro ex cappellano, don Giovanni Tremolada, fosse già morto e sepolto! Invece no! Sono ancora vivo e vegeto e opero in un campo molto diverso da quello di Linate, ma pur sempre un campo di Dio, quale è una parrocchia.
Mi è venuta l’idea di scrivervi questa lettera per due motivi: anzitutto per salutarvi e per assicurarvi che non vi ho mai dimenticati e ogni giorno recito un santo Rosario per la comunità di Linate.
In secondo luogo, desidero parteciparvi la gioia del mio 55° di sacerdozio! Ho compiuto i 79 anni di età (sono nell’Ottantesimo!) e ono un prete veramente felice! Anzi strafelice!
Vivo a Cesano Maderno, in casa mia e aiuto nella mia parrocchia di Santo Stefano, perché un prete non va mai in pensione! Cerco di mettere in pratica i propositi che feci prima di lasciare Linate, pensando al mio pensionamento e cioè:
1) PREGARE MOLTO
2) CONFESSARE TANTO
3) CONFORTARE TUTTI, persone e famiglie che sono in difficoltà e nella sofferenza.
Qualche volta (ma ben di rado!) mi arriva la telefonata di qualche aeroportuale che mi ricorda i tempi andati e mi aggiorna sul presente.
A Linate sono rimasto, incredibilmente, 25 anni (1985-2010)! A dire il vero, ho lasciato un po’ le ossa! (cercatele nella sagrestia della Cappella!) Ma ora sono risorto e spero di continuare a vivere finchè il Signore vorrà. Mi viene in mente una espressione di Sant’Ambrogio: ‘Non sono vissuto poi così male, da non desiderare di vivere ancora’.
Da quando ho lasciato Linate, tre anni fa, non sono più ritornato; è una mia prassi; preferisco conservare gelosamente i miei ricordi! Però ho in casa un ‘volo di gabbiani’ che volteggiano ogni volta che passo accanto e non mi permettono di dimenticare.
In questi tre anni, avendo un po’ più di tempo di quando ero a Linate, ho potuto scrivere un libro di memorie della mia vita, dove Linate occupa naturalmente una grande parte. Il libro è intitolato: ‘Magnificat anima ma Domunum’, ed è formato da 430 pagine scritte e da 340 di fotografie.
Ho potuto poi riordinare la rivista ‘Linate Flash’, rilegandola in 4 volumi, che ho inviato a tutti gli Archivi e le Biblioteche di Milano, SEA compresa, perché contengono 25 anni di storia della comunità.
In occasione del mio 55° di sacerdozio, che sto tuttora festeggiando, ho preparato un ‘Cofanetto’ con 10 CD, che riportano le prediche registrate, in gran parte a Linate, negli anni 2008-2011.
Ora, chi volesse avere qualche mia notizia più dettagliata, può aprire il mio Sito in Internet (Don Giovanni Tremolada.it) e troverà tutto.
Chi volesse poi comunicare con me, mi trova su Facebook, Twitter, You Tube, I Tunes, ecc.
Miei Cari: si avvicina la festa della Madonna Assunta, che mi ricorda una delle feste più belle celebrate ogni anno a Linate con gli amici clochards (Natale, Pasqua e Ferragosto). A ferragosto del 2010, l’ultimo passato a Linate, erano 194 (!), provenienti… da tutto il mondo. Ogni volta c’era la Santa Messa,il pranzo ufficiale al ristorante e…la paghetta! Che goduria! Ora so che, purtroppo, i clochards sono stati sfrattati da Linate! Che peccato! Erano una benedizione! Non mancherò di ricordarli, insieme a voi e a tutte le persone in difficoltà, perché la Madonna vi benedica e vi protegga sempre! Un saluto e un abbraccio per tutti e per ciascuno. Vostro Don Giovanni, ex cappellano in pensione.
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