RIFLESSIONE PROPOSTA DA DON GIOVANNI TREMOLADA AI GRUPPI TELEMATICI DI CESANO MADERNO DURANTE LA SANTA MESSA PRENATALIZIA CELEBRATA PRESSO IL RISTORANTE ‘IL FAUNO’ DI PALAZZO BORROMEO LUNEDI 21 DICEMBRE 2015 |
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SALUTI
Un saluto particolare al ‘Coro Famiglia Sala’, formato dai due genitori e da 5 figli, che accompagneranno questa Messa prenatalizia riscaldandoci la mente e il cuore e aiutandoci a pregare.
UN PO’ DI STORIA DI INTERNET Internet nasce negli anni ’60 del secolo scorso negli Stati Uniti come strumento di difesa e di comunicazione scientifica. Negli anni ’90 diventa una rete di comunicazione mondiale, che attualmente collega centinaia di milioni di Computer. Internet offre molti servizi. Tra i quali il WWW (World=mondo: Wide=ampio Web=contenitore, rete), che significa la Rete di comunicazione più ampia del mondo, i cui utenti sono attualmente circa 3 miliardi. Il ricercatore svizzero che ha scoperto nel 1991 il WWW è Tim Berners Lee, del quale si è parlato molto nei giorni scorsi. Per collegarsi ad Internet occorre semplicemente un Modem e eventualmente una ADSL per velocizzare la comunicazione. Internet oggi è sinonimo di globalizazione. Possedere un Sito in Internet significa possedere una vetrina sul mondo, farsi conoscere dappertutto. (Anch’io possiedo un Sito in Internet (da anni- anche quando ero cappellano dell’aeroporto di Linate). Per trovare il Sito basta cercare in Internet: ‘don giovani tremolada.it’). In questo grande contenitore che è Internet sono sorte nel tempo alcune strutture specifiche di comunicazione che sono Google, YouTube, FB, Twitter, WhattsApp, Instagram, ecc.
I GRUPPI DI CESANO Cammin facendo, fra gli utenti di Facebook, si sono formati dei Gruppi, i quali condividendo una idea o una iniziativa, si propongono di diffonderla, o in un raggio ristretto di amici, o addirittura di renderla pubblica per tutti gli utenti. Anche la Città di Cesano Maderno è animata da alcuni di questi Gruppi, sorti spontaneamente nel corso di questi anni. Attualmente se ne conoscono 7 che raggruppano più di 9 mila persone. (Potremmo dire che è una Parrocchia telematica). Non sempre e non tutte queste persone appaiono quotidianamente sullo schermo di FB, ma tutte sono potenzialmente fruitrici, sia per l’inserimento personale dei Post, sia per la conoscenza dei Post inseriti da altri. I Gruppi noti fin’ora a Cesano, amici di FB sono:
Ogni Gruppo è guidato da alcuni ‘Amministratori’ che provvedono all’organizzazione del Gruppo e ne dettano le norme di partecipazione. I vari Gruppi hanno lo scopo di favorire le reciproche conoscenze fra gli associati e informare circa le iniziative promosse dal Gruppo, che possono essere di tipo culturale, sportivo, caritativo e religioso. Lo scopo ultimo dei Gruppi è quello di formare una mentalità di rispetto delle persone e delle cose comuni, e invitare alla collaborazione a beneficio della Comunità. Spesso i vari Post di Facebook, fanno anche da ‘coscienza critica’ di ciò che avviene nella Comunità locale e per questo interpellano anche gli Amministratori civici del Comune di Cesano, che abbiamo invitato, ma che non vediamo presenti. UTENTI ED ESTIMATORI DI FACEBOOK
Tre anni fa, il 12 settembre 2012 l’emerito Papa Benedetto XVI apriva un account specifico su Twitter : @Pontifex. Un Tweet è un messaggio composto da 144 lettere dell’alfabeto che può avere un contenuto migliore di un lungo discorso. Papa Francesco usa quotidianamente Twitter per far giungere il suo ‘cinguettio’, il suo messaggio, fino ai confini del mondo, superando i 25 milioni di Follower. I suoi tweet sono pubblicati in 9 lingue: dall’arabo al latino, dall’italiano all’inglese raggiungendo potenzialmente tutti gli abitanti della rete. Recentemente è uscito anche un libro scritto da un gesuita, P. Spadaro direttore della Rivista Civiltà Cattolica, intitolato significativamente: ‘Quando la fede si fa social’. Tanto basta per indicare l’attenzione e la stima che la Chiesa nutre verso questi mezzi tecnologici di comunicazione moderna.
Tra i vari membri dei Gruppi telematici di Cesano e fra gli utenti abituali dei Social Network, soprattutto di Facebook, ci sono anch’io, sacerdote, don Giovanni Tremolada, e partecipo alle attività di ciascun Gruppo, senza però essere membro esclusivo di nessuno, come mi pare debba essere la funzione di un sacerdote in questi Gruppi. Il sacerdote deve essere al servizio di tutti, naturalmente nelle cose che gli competono. In questa occasione desidero offrire tutta la mia disponibilità per essere di aiuto in qualche modo ai singoli Gruppi, e nel contempo ringrazio per la buona accoglienza accordatami dai vari Gruppi negli ultimi due anni, e intendo mostrare tutta la stima, affetto e collaborazione a ogni singolo utente.
MOTIVAZIONI DELL’INCONTRO
Le motivazioni sono diverse: - anzitutto desideravo segnalare alla comunità l’esistenza e l’importanza di questi Gruppi, dato che i più, anche tra gli utenti di uno Smart Phone o di un Iphone non li conoscono. - desideravo poi favorire la conoscenza e la collaborazione fra i diversi Gruppi. A volte nei singoli Gruppi possono sorgere dei personalismi e degli antagonismi, che con una conoscenza reciproca più approfondita potrebbero essere evitati. La cosa non deve meravigliare e tanto meno scandalizzare perché lo schermo di FB rappresenta uno spaccato della vita del mondo, in cui c’è il bene e il male, il buon grano e la zizzania, che devono crescere insieme. Dobbiamo abituarci a convivere in questo mondo, anche se è un mondo strano e malato, Io sono però personalmente convinto che l’uso di questi Social tecnologici, in particolare di FB, fa più più bene che male. Naturalmente è uno strumento che va usato con intelligenza, con discernimento e con prudenza, cosa che deve riguardare soprattutto gli educatori, dai genitori, agli insegnanti e a tutti coloro che sono a contatto con la gioventù.
IL LUOGO DELLA CELEBRAZIONE
Del resto Gesù predicava anche nelle Sinagoghe al sabato, ma ogni giorno predicava sul lago di Genezaret, sulla montagna, per le strade, ovunque trovava gente da istruire e da guarire fisicamente e spiritualmente. Così deve fare la Chiesa. L’8 dicembre scorso è iniziato l’Anno Santo, il Giubileo della Misericordia, il primo Giubileo nell’era dei Social. Quale contributo possono dare i Social Network alla buona riuscita del Giubileo? Un contributo importantissimo! Non tanto considerandoli come strumenti per diffondere direttamente il messaggio della misericordia, ma considerandoli come una casa, un ambiente di vita, in cui condividere le varie esperienze di misericordia attivate in tutto il mondo.
RIFLESSIONE SUL NATALE
Il termine inglese ‘Facebook’ è formato da due parole: face (faccia) e book (libro). Sapete chi ha usato per primo Facebook? Non gli universitari di Harvard nel 2004, ma Dio stesso, il quale, ‘nella pienezza dei tempi’, ha deciso di manifestarsi agli uomini mostrando il suo Volto, la sua faccia (face) attraverso un libro (book) che è il Vangelo. Dio infinito, eterno, onnipotente, onnisciente, si è manifestato nel volto (face) di un Bambino, di Gesù Bambino, nel primo Natale di 2015 anni fa, in Palestina, in una grotta di Betlemme e la storia di questo Bambino è racchiusa in un libro (book) che è il vangelo.
+ Gesù è venuto sulla terra per manifestarci il vero Volto di Dio, cioè la sua essenza, la sua natura, la sua vita trinitaria, che possiamo conoscere e contemplare solo attraverso il Volto di Gesù, cioè attraverso la sua umanità.
Stiamo celebrando il Giubileo voluto tenacemente da Papa Francesco come ‘Anno della misericordia’ di Dio verso gli uomini e degli uomini tra di loro. Sarà un Anno di grazia da non sciupare, ma da utilizzare al meglio, non solo mettendo in pratica le Opere di misericordia corporali e spirituali (le ricordate ancora dal Catechismo?), ma accostandosi soprattutto al Sacramento della misericordia per eccellenza che è la Confessione.
Fin quando però saremo sulla terra, potremo conoscere il Volto di Gesù (face) solo indirettamente, attraverso il Vangelo (book, il libro per eccellenza), mentre dopo la morte conosceremo Gesù, non più attraverso un libro, il vangelo, ma Lo vedremo direttamente ‘Faccia a faccia’, ‘così come Egli è’, dice San Paolo (face to face). In questa visione di Dio consisterà la nostra felicità eterna, il nostro paradiso. In paradiso non sarà più necessario Facebook, Twitter, WhatsApp, You Tube, per comunicare con Dio, perché lo vedremo e lo possederemo.
+ Ritornando al prossimo Natale, ci accorgiamo che il dono più grande che possiamo chiedere a Gesù non è quello delle cose materiali, ma quello di conoscere sempre meglio nella fede il suo Volto, la sua umanità, la sua divinità, la sua misericordia, il suo amore per gli uomini.. Un grande cardinale, milanese di origine e bolognese di adozione, perché è stato arcivescovo di Bologna per molti anni, recentemente scomparso, diceva che ‘molti cristiani a Natale fanno festa senza sapere chi è il festeggiato’, danno più valore alla cornice che al quadro, all’apparenza che alla realtà. Parlano di regali, di pranzi, di cene, di settimane bianche o di soggiorni marini, ma non sanno perché e come si deve festeggiare, dando il primo posto all’anima e non al corpo.
+ Gesù venendo sulla terra ha mostrato il Suo Volto umano. E’ un richiamo e un dovere anche per noi riconoscerlo in ogni uomo e donna, soprattutto se poveri e sofferenti. Il Natale di quest’anno è connotato da tanti fatti dolorosi che hanno turbato il mondo intero. Non possiamo non ricordare le vittime di tante atrocità e il dolore di tante famiglie. Il Natale ridoni a loro la rassegnazione e la serenità e susciti in ciascuno di noi il desiderio e la volontà di pace.
CONCLUSIONE Per concludere. Riferendoci al Social Network WHATSAPP potremmo chiederci: e adesso: at now whatsapp? Che cosa facciamo? Che cosa succede? Succede che continuiamo la Messa, continuiamo la nostra preghiera con la fiducia e la speranza che tutti questi mezzi telematici e tecnologici servano per far crescere nel mondo la fratellanza, la solidarietà e la pace.
Don Giovanni Tremolada |