SULLE ALPI FRANCESI UN CIMITERO ALPINOAI FAMILIARI DELLE VITTIME DELLA SCIAGURA AEREA |
A distanza di una settimana dalla enorme sciagura aerea avvenuta il 24 marzo 2015 sulle Alpi francesi, dove hanno perso la vita 150 persone, tedeschi, francesi, spagnoli e di altre nazionalità, mentre le cronache dei Media vanno sempre più diradandosi, io vorrei indirizzare questa lettera ai familiari, ai parenti e agli amici delle Vittime, per esprimere loro il mio sincero cordoglio personale e per assicurare alle Vittime la mia costante preghiera.
Quante cose potrei e vorrei dire per averle sperimentate in quell’occasione! Mi rivedo tra i soccorritori, insieme alle Forze dell’Ordine e ai molti Volontari, in cerca dei Resti delle Vittime per poterle riconoscere, benedire e dare loro una degna sepoltura. Vi assicuro che la ricognizione delle salme produce uno strazio tale nei familiari che rimarrà indimenticabile per sempre.
Per questo vorrei dare un fraterno consiglio ai familiari. Lasciate che i Resti dei vostri Cari rimangano lassù tra le cime innevate, unite come in una famiglia, vicino al Paradiso. Quella zona di montagna potrebbe diventare un Cimitero alpino, un Sacrario, da potere sempre raggiungere con il pensiero, con lo sguardo, con l’affetto e con la preghiera. La montagna è il luogo per eccellenza dell’incontro con Dio, come per Mosè sul Monte Sinai.
Siate certi che i vostri Cari sono tutti in Paradiso! A certificarlo è il sacrificio innocente delle loro vite, che è simile a quello di Gesù sul Golgota, che ha meritato la salvezza dell’umanità. E’ la certezza che ci accompagna in questa Settimana Santa, che è una Settimana di Passione, ma anche di Resurrezione.
In questi giorni mi tornano insistentemente alla mente e nel cuore le parole e la musica struggente di un canto popolare di montagna, intitolato ‘Signore delle cime’, composto da Bepi De Marzi cinquantanni fa per un amico vittima della montagna e che io trascriverò al plurale. Signore delle Cime Santa Maria Signora delle nevi,
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